Descrizione
Aromaterapia sottile con Golfo Aranci
Piante e leggende
Golfo Aranci nasce da una ricerca botanica svolta nella Macchia Mediterranea sarda e ne racchiude l’essenza. Al suo interno, gli oli essenziali delle piante spontanee che qui crescono, nutrite dal sole e sferzate dal vento. La Sardegna è una terra molto particolare dal punto di vista botanico, dove prosperano specie particolarmente resistenti, che ci regalano la propria forza. Di seguito, gli usi e le tradizioni popolari a queste riferite.
FINOCCHIO
Foeniculum vulgare dulce
L’olio essenziale, estratto dai semi, ha un aroma caldo, dolce e pungente che ricorda l’anice. E’ un potente protettore psichico, sostiene nei momenti difficili. In passato veniva utilizzato contro le streghe. Favorisce una comunicazione più libera e spontanea per coloro che tendono ad analizzare sempre troppo, aiuta a vincere paure e inibizioni sedimentate. Diffuso, protegge contro le influenze astrali negative.
SALVIA
Salvia Desoleana
La Salvia è la regina delle erbe officinali, il cui nome deriva dal latino salvus: sano, salvo, guarito.
Il suo potere curativo era noto a tal punto da meritarsi l’appellativo di Salvia Officinalis.
Una pianta salvifica, una panacea per il corpo e per lo spirito a cui sono legate molte leggende e tradizioni popolari: con essa venivano realizzati amuleti per mantenere una buona salute e liberare da influssi malefici e incubi notturni. La Salvia Desoleana è solo una delle centinaia di specie conosciute: un rarissimo chemiotipo che si trova solo in Sardegna, con odore più vicino al fiore che alla foglia. In aromaterapia si dice che questo olio essenziale stimoli i sogni e la creatività. Un profumo da diffondere quando si attende un’intuizione.
ROSMARINO
Rosmarinus Officinalis
Una pianta governata dal Sole, di fondamentale importanza per tutti i popoli del Mediterraneo fin dall’antichità. Era utilizzato già dagli Egizi -così come da Greci e Romani- che lo consideravano un potente simbolo di rinascita e immortalità. “Il suo profumo bruciante, salino, fortificante della coscienza, riconfortante, ha in sé qualcosa che ricorda la solennità dell’incenso”, veniva infatti bruciato a scopo purificatorio durante i riti sacri. Era anche associato all’amore coniugale, in quanto portatore di fedeltà, felicità e sincerità. Indispensabile per gli studiosi, il suo profumo contribuisce alla concentrazione e allo sviluppo delle doti mnemoniche.
ELICRISO
Helicrysum italicum
Una leggenda sarda narra di una madre che, disperata per la salute dei figli, sognò la Vergine Maria che puliva la stanza di questi con una scopa di Elicriso. Fu con tisane ricavate dalla pianta che infine li curò. L’Elicriso, che prende il nome dal Sole e dall’oro, è conosciuto anche come “l’immortale”: sopravvive alle condizioni più estreme, anche se reciso non cambia colore né odore. Il suo profumo dona una voglia di vivere che supera ogni difficoltà.