Fare una fotografia vuol dire allineare la testa, l’occhio e il cuore. È un modo di vivere. (Henri Cartier-Bresson)

Viviamo tutti un momento complicato della nostra vita, noi singoli individui, noi umanità intera.  Ci sentiamo smarriti come un fiume che dilaga oltre gli argini e non sappiamo dove ogni singolo rivolo ci porterà. 

Ci sono tanti visi dietro le mascherine che siamo costretti a portare, sembriamo marionette senza espressione, ma rianimate a nuova vita attraverso gli occhi e il corpo, con i quali esprimere la nostra vitalità e la nostra speranza.

Questo ha colto Antonella Rimbaldo in una serie di fotografie di persone al lavoro nel periodo della quarantena, nonostante le difficoltà e le problematiche che ogni giorno affrontano con coraggio e determinazione.  La scelta del bianco e nero ci racconta questi limiti, dipinge come su una tela i graffi lasciati da ogni singola sofferenza, descrive questa umanità messa “in pausa”, in attesa di ritrovare i colori dell’esistenza.

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